giovedì 14 settembre 2017

Repubblica, l'organo di propaganda della borghesia euro atlantica, piange lo stop allo jus soli. Vi suggerisce niente?


di Valter Rossi
E’ utile seguire la Repubblica, quale organo di propaganda e informazione della borghesia euro atlantica. Oggi Ezio Mauro è inviperito perché lo ius soli non potrà essere approvato da questo parlamento. Mancherebbe una maggioranza per farlo, intanto, e, cosa inspiegabile per il nostro, avrebbe prevalso la paura anche a “sinistra” per varare un provvedimento che il popolo non percepisce come urgente, necessario. Mauro insiste sul clima di pesante condizionamento esercitato dalle due forze politiche (inequivocabilmente di destra, secondo lui) che lo impensieriscono (che minacciano la “democrazia”): Ln e M5s. 

È da tutta la legislatura che Repubblica addita questi partiti come il male reale del paese, ma oggi il Big Jim del pensiero unico scaglia qualche dardo anche contro la sinistra, rea di aver adottato una politica di prudenza su una questione “vitale” per il futuro dell’Italia. Sarebbe mancato il “coraggio” di agire anche contro un sentire diffuso sul problema degli immigrati, e che cioè gli italiani hanno letteralmente paura di quello che sta accadendo. Nonostante gli appelli reiterati sulla “risorsa” che costituisce l’immigrazione, nonostante la campagna martellante sul fascino del multiculturalismo, sull’immagine accattivante della società multietnica, all’insegna del “meticcio è bello”, la borghesia “no border” deve prendere atto della paura di un popolo smarrito, frastornato, imbarbarito dal crollo dello Stato sociale e stressato da condizioni di vita sempre più disagevoli. Sono i sondaggi a certificarlo. 
Mauro però lascia capire che questa grande fetta di popolazione che ha paura è solo la parte più ignorante del paese. Non si spinge a dire apertamente che sono tutti xenofobi, razzisti o fascisti, ma lo fa intendere. Solo a sinistra (la sinistra euro atlantica, sia ben chiaro) ci sarebbe invece la consapevolezza di un processo ineluttabile, anzi, positivo. A questa sinistra però mancherebbe solo l’audacia per procedere con quello che il destino ci impone di adottare come atto dovuto. È un trucco, una menzogna, ma tanto basta per creare un incanto umanitario. Nessuno spiega perché gli immigrati dovrebbero salvare il paese o i conti dell’Inps: il sistema è votato al crollo, con o senza gli immigrati. Per Mauro siamo un popolo facilmente suggestionabile, lo confermerebbe anche la presenza del movimento Novax, che palesemente rifiuta i vantaggi della scienza medica. Chi lo avrebbe detto? 
Hanno dedicato tutta la vita e tutte le risorse per distruggere ogni idea di socialismo, ogni possibile forma di costruzione vera dell’autocoscienza, di emancipazione, di costruzione di rapporti sociali liberi dall’oppressione del capitale; combattono in prima linea la battaglia della reazione mondiale, dell’imperialismo, della schiavitù salariale, e poi si dichiarano sorpresi se tutto va a rotoli, se il paese è allo sfascio. Che facce da… Big Jim…

1 commento:

  1. Stamattina, dopo 1 anno che sento questi discorsi sullo ius soli mi sono andato ad informare. ho cercato su Google "Come diventare cittadini iitaliani se nati in italia da genitori stranieri". Con mio sommo stupore ho letto che basta aver compiuto 18 anni, fare domanda, pagare una tassa di 200 euro e avere documenti attestanti la residenza da quando si è nati, documenti facilmente reperibili come la frequenza a scuola, il certificato di nascita dell'ospedale e basta. Ecco fatto. A che serve lo Ius Soli? Come dice una simpatica ragazza marocchina che è nata qui da genitori marocchini a niente, visto che un bambino anche se non ha la cittadinanza ha gli stessi identici diritti di un bambino cittadino, come scuola, ospedale, welfare, ecc. E' solo marketing, propaganda, nient'altro.

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Mi chiamo Gioann March Pòlli (Giovanni Marco Polli all'anagrafe italiana). Sono giornalista professionista e per quasi diciotto anni mi sono occupato di politica, culture e identità per il quotidiano la Padania. Credo nella libertà assoluta di pensiero e odio visceralmente le catene odiose del "politicamente corretto". E non mi piacciono, in un libero confronto di idee, barriere ideologiche, geografiche o mentali. Scrivetemi a camera.nord@libero.it