sabato 6 giugno 2015

Troppo sole, troppe sòle. Ritornare a Nord rinfresca l'animo.

Bello il mare, ma una baita nel bosco è meglio. Sì, certi paesaggi mediterranei levano il fiato, ma il caldo sempre più insopportabile lo leva ancor di più. Entusiasmante Facebook, che può dare l'impressione di vivere nell'esatto baricentro dell'ombelico del mondo, ma poi può portare all'inevitabile conseguenza di considerarlo coincidente con le coordinate del proprio. Quando la via si perde tra laghi di sudore e deserti d'ansia, tra campi di girasoli sterili e risse da angiporti infantili, ritrovare la chiave della Camera a Nord è santa e preziosa benedizione. Un bicchierino di quelli giusti, una radio a valvole, giornali di carta e magari un toscanello a metà strada tra Hemingway e un'osteria padana d'antan e si riporta tutto a casa. Senza più ossessioni e frenesie. Tra Bach e una milonga, tra una monferrina e Stravinskij le ore del giorno e le stagioni ritrovano il senso giusto di rotazione. Fanculo al girarrosto impazzito e al fried chicken del fast food delle menti. Qui non si canta al modo delle rane. Vero, l'avevano già detto. Ma poi l'avevano ben presto dimenticato.
"Il cammino è chiaro, malgrado nessun occhio possa vedere...".
Bentornati. A voi e a me.

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Mi chiamo Gioann March Pòlli (Giovanni Marco Polli all'anagrafe italiana). Sono giornalista professionista e per quasi diciotto anni mi sono occupato di politica, culture e identità per il quotidiano la Padania. Credo nella libertà assoluta di pensiero e odio visceralmente le catene odiose del "politicamente corretto". E non mi piacciono, in un libero confronto di idee, barriere ideologiche, geografiche o mentali. Scrivetemi a camera.nord@libero.it