Un sindaco proibisce "la rabbia e il rancore" con un'"ordinanza anticattiveria". Non è né una favola né il Lercio. E la data non è il 1° di aprile. È Luzzara, provincia di Reggio Emilia, italia, 4 gennaio 2019.
La psicopolizia è al potere. Lo Stato etico (pardon, il "Comune etico") che proibisce sentimenti e ne impone altri, è tristissima realtà. Queste sono le ultime notizie da una politica definitivamente impazzita, priva di qualunque senso del ridicolo. Una rincorsa senza fine verso l'imbecillità definitivamente al potere.
Ma vogliamo scommettere che, essendo questa un'ordinanza "Politicamente corretta", i vari rigidi censori H24 della presunta imbecillità al governo centrale questa volta si spelleranno le mani dagli applausi?
E invece io, fossi un cittadino di Luzzara, farei l'esatto contrario di ciò che chiede l'ordinanza. Farei disobbedienza civile piena e radicale. Andrei sotto la casa del sindaco a manifestare con grande veemenza tutta la mia rabbia, il mio rancore, e pure tutta la mia più convinta e cordiale stronzaggine, contro il moralismo di chi pretende di imporre per legge un pensiero, un'emozione, un sentimento umano.
E meno male che i chip sottopelle qui non sono ancora arrivati.
E meno male che i chip sottopelle qui non sono ancora arrivati.
Ascolto consigliato: "Another brick in the wall", Pink Floyd