Il ministro del lavoro artefice della macelleria del jobs act, sopravvissuto come la stragrande maggioranza dei suoi sodali alla disfatta referendaria, tale Poletti dall'aspetto e dall'accento di un Guccini svuotato di ogni contenuto, riempito degli ordini dei padroni, rileccato ed esteticamente reso simile a un prodotto da reality show berlusconiano, proclama tutta la sua bestialità circa i giovani in fuga da questo Paese immondo e marcescente straparlando del bene che alcuni di loro farebbero ad andarsene "fuori dai piedi".
Poco dopo, una di questi giovani, convinta di essersene andata in Germania proprio perché l'italia è "un Paese di dinosauri", cade vittima della lotteria islamica che, in questo Occidente ormai privo di qualunque genere di appiglio culturale e identitario nonché di amore per se stesso e per la sua Storia, ogni tanto reclama le sue vittime scelte a caso nel mucchio.
Il ministro, di converso, recita il pater-ave-gloria ma resta al suo posto, perché i dinosauri non si vogliono estinguere. Il potere che li mantiene in vita è più forte di qualunque meteorite di dignità, di rispetto, di buon gusto. Gli stronzi restano sempre a galla quando le fogne sono in piena, possiamo dire, pareggiando così con gli interessi il conto del buon gusto ministeriale.
Quanto alla giovane che se n'era andata "fuori dai piedi" - recitano le cronache - era un'immigrazionista convinta. Repubblica, il vangelo quotidiano dei borghesi progressisti e politicamente corretti di regime, è stata chiara: "Cittadina del mondo, Fabrizia appartiene alla cosiddetta generazione Erasmus, ha scelto un percorso formativo orientato all’integrazione tra i popoli e alla lotta alla discriminazione". Così l'ha descritta.
Riposi in pace, con enormi dolore, rabbia e tristezza.
Ma non si può non osservare che chi ha costruito questo sistema bestiale, in cui ci hanno instillato l'idea folle e demenziale per cui sarebbe cosa saggia rinunciare a tutto ciò che siamo, abbattere tutte le difese, aprire le porte alle invasioni fisiche e paraculturali, ha iniziato a divorare pure i propri figli.
L'incattivimento osceno di reazione, per cui già fischiano i "peggio per lei, se l'è cercata", è qualcosa che stigmatizzare non serve. Abbiamo perso di vista il fatto che curare i sintomi sia del tutto inutile, quel che serve è curare le malattie che li provocano. Ammesso che si possa ancora parlare di malattie. In realtà, è sempre più evidente che siamo già morti da un pezzo e ancora non ce ne siamo accorti.
Andiamocene tutti "fuori dai piedi" il più lontano possibile, preferibilmente agli antipodi. È meglio. Chi può farlo, si salvi fino che è in tempo.
Consigli per l'ascolto:
Cristiano De André - Tempi Duri
Ma non si può non osservare che chi ha costruito questo sistema bestiale, in cui ci hanno instillato l'idea folle e demenziale per cui sarebbe cosa saggia rinunciare a tutto ciò che siamo, abbattere tutte le difese, aprire le porte alle invasioni fisiche e paraculturali, ha iniziato a divorare pure i propri figli.
L'incattivimento osceno di reazione, per cui già fischiano i "peggio per lei, se l'è cercata", è qualcosa che stigmatizzare non serve. Abbiamo perso di vista il fatto che curare i sintomi sia del tutto inutile, quel che serve è curare le malattie che li provocano. Ammesso che si possa ancora parlare di malattie. In realtà, è sempre più evidente che siamo già morti da un pezzo e ancora non ce ne siamo accorti.
Andiamocene tutti "fuori dai piedi" il più lontano possibile, preferibilmente agli antipodi. È meglio. Chi può farlo, si salvi fino che è in tempo.
Consigli per l'ascolto:
Cristiano De André - Tempi Duri