Non mi sono per nulla piaciuti e non condivido affatto - lo dico seriamente e in tutta sincerità - gli auguri di morte verso il presidente emerito. E questo ancorché sia un personaggio comprensibilmente detestabile dai più, considerata la sua nefasta e nefanda, eclettica, contorta e interminabile carriera politica.
Si dice però, a livello popolare, che anticipare notizie funebri ed epitaffi allunghi la vita. Bene, allora voglio portare anch'io il mio umile contributo alla sua permanenza su questa Terra immaginando per lui un epitaffio appropriato, come a Spoon River. Tenendolo in serbo per quando, il più tardi possibile, Qualcuno là in altissimo o - a scelta del Fato - qualcun altro laggiù in bassissimo, lo vorrà con sé.
Sotto gli ordini del Duce, fu convinto studente fascista,
ma solo per meglio studiar da antifascista.
Quando ci fu l'ortodossia comunista, fu ortodosso carrista.
Quando Berlinguer si dichiarò atlantista
fu il primo comunista migliorista.
Quando crollarono il Muro e il comunismo, spiegò
che fu Liberazione, come per il crollo del fascismo.
Quando i grandi finanzieri fecero la Ue,
fu convinto europeista.
Quando arrivò la Troika, le spalancò la porta.
Lodò gli italici fanti in Iraq per l'impegno pacifista
Firmò l'assalto alla Libia come un vero interventista.
Anche in pensione continuò a lavorare con affezione
e viva e vibrante soddisfazione
sempre per il Bene della Nazione.
Ateo sotto il Partito, un eroe davanti al Papa,
fu sempre giusto al posto giusto, corretto e probo,
sempre con la Ragione e mai col torto.
Ora ch'è morto, se in Cielo, ore rotundo,
canterà indefesso e armonico le lodi del Signore.
Se negli abissi dell'Ade, indicherà al Demonio
i migliori fornitori di gasolio per alimentar le fiamme.
Un cammeo molto raffinato, in punta di fioretto.
RispondiEliminaL'unico neo è che non rappresenta un tuo merito aver a disposizione una materia prima così sontuosa, composita, ricca!