Oggi, 3 maggio, sarebbe la giornata mondiale della libertà di stampa. Meglio sarebbe dire, è la giornata mondiale dell'ipocrisia delle cosiddette "democrazie" occidentali. Mentre Julian Assange continua a languire in carcere, alla faccia della libertà di stampa, l'informazione divenuta meschina propaganda di guerra continua a violentare se stessa. E dell'anniversario - caduto proprio ieri - dell'orrenda strage nazista di Odessa, compiuta dagli amici della Nato, la libera stampa non ha affatto parlato. Più che libertà di stampa, obbligo di silenzio. Oppure libertà di stampa sì, ma soltanto delle veline dei padroni.
Pensieri scomodi intorno ad un'epoca ancora più scomoda. Un blog di Gioann March Pòlli.
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Informazioni personali

- Gioann March Pòlli
- Mi chiamo Gioann March Pòlli (Giovanni Marco Polli all'anagrafe italiana). Sono giornalista professionista e per quasi diciotto anni mi sono occupato di politica, culture e identità per il quotidiano la Padania. Credo nella libertà assoluta di pensiero e odio visceralmente le catene odiose del "politicamente corretto". E non mi piacciono, in un libero confronto di idee, barriere ideologiche, geografiche o mentali. Scrivetemi a camera.nord@libero.it
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